Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Sala Predonzani
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La fibromialgia è una condizione di carattere patologico, caratterizzata soprattutto da stato di dolore cronico, plurisettoriale, e marcato grado di deficit stenico muscolare, al momento definita come “sindrome da sensibilizzazione centrale caratterizzata dalla disfunzione dei neurocircuiti preposti alla percezione, trasmissione e processazione delle afferenze nocicettive, con prevalente estrinsecazione del dolore a livello dell’apparato muscoloscheletrico”. Tale condizione, definita come “sindrome”, in quanto presenti sintomi a carico di diversi organi ed apparati, porta a rilevanti gradi di disabilità, fisica e psichica, con ricadute negative importanti sui ruoli sociali e professionali del soggetto colpito. La FM occupa, per frequenza, il 2°-3° posto tra le malattie reumatiche e rappresenta il 12-20% delle diagnosi formulate in ambito ambulatoriale, con una prevalenza nella popolazione generale stimabile intorno al 3-5%. A tutt’oggi, comprendere i meccanismi di sviluppo della malattia e giungere con tempistiche adeguate a una sua diagnosi, rimane difficile. Ancor più una sfida, il riscontro di eventuali biomarcatori e la validazione di tecniche per lo studio dei neuromodulatori coinvolti nello sviluppo del dolore cronico. La neurofarmacologia in quest’ambito potrebbe rappresentare un momento cardine per la comprensione della genesi del dolore e per l’approccio alla terapia, quest’ultima basata anche su tecniche di supporto psicologico e di ordine fisico riabilitativo ed antalgico.